Siamo nel periodo il Carnevale, la festa super golosa delle maschere e dei costumi!
Il Carnevale porta con sé il divertimento ma anche un’infinità di dolci per la gioia dei bambini e non solo!
Le ricette tipiche di questo periodo dell’anno sono diverse e hanno in comune la bontà: Frittelle, Chiacchiere, Lattughe, Frappe, Fritole, Ciambelline, Castagnole, Crostoli, Cenci… ecc.
Come sappiamo, il dolce conclude il pasto e deve essere accompagnato da un vino perfettamente in sintonia: il vino dolce!
Negli anni Sessanta tuttavia lo Champagne Brut e gli Spumanti hanno sostituito il vino dolce nel ruolo di compagno fedele del dessert, ma negli ultimi anni, la cultura e le tecniche di affinamento più evolute, hanno portato a riscoprire il vino dolce valorizzandone le qualità e la versatilità.
Troviamo quindi i vini con un residuo zuccherino alto chiamati appunto “Dolci”, abbinati a piatti tradizionali e con un’entità da scoprire in base ai gusti personali, agli ingredienti del piatto e alle modalità di cottura dei piatti!
Ma che vino dolce scegliere?
“Il dolce … Chiama Dolce!” mai un secco!
Per i dolci di Carnevale, i dolci di frutta e i dolci al cucchiaio, affianchiamo le bollicine dolci, da uve Moscato, Bracchetto, Malvasia…
Ai dolci secchi, crostate e biscotti, abbiniamo i vini dolci da vendemmia tardiva, passiti, muffati da uve autoctone delle varie regioni d’Italia.
Al classico cioccolato, abbiniamo dei vini dolci provenienti da uve a bacca rossa, da vendemmia tardiva, passiti o addirittura fortificati, ad esempio: il Recioto di Valpolicella, il Porto, lo Scherry …
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