Lo Champagne in assoluto è la bollicina ideale per qualsiasi brindisi; per San Valentino sarà davvero speciale se abbinato ad un menù che abbia un cambio di ritmo!
Per l’aperitivo e l’antipasto servite uno Champagne vivace Blanc de Blancs, questo vino stabilisce il tono della cena e dovrebbe essere più fresco rispetto alle portate che seguono. Ideale un’atmosfera soffusa con morbide note floreali come lillà, mughetto e acacia – note tipiche dello Champagne Blanc de Blancs millesimato che unisce la freschezza dell’assemblaggio con la ricchezza frutto di un lungo periodo di affinamento sui lieviti.
Come aperitivo ci si può abbinare il sushi, degli spiedini di gamberi con curry ed ananas, crostini di caviale, per poi proseguire con l’antipasto a base di ostriche gratinate, capesante, tartare di mazzancolle con affumicato e lime..
Assaporate la perfetta fusione del gusto salato e minerale dello iodio e la consistenza cremosa che si scioglie in bocca. Notate come il sapore si fa più spiccato.
Lo Champagne diventa gradualmente più espressivo. Alla freschezza si sostituisce una rassicurante pienezza e la straordinaria capacità di evocare la ricchezza dei piatti.
Emergono nuovi aromi mentre la dolcezza si trasforma gradualmente in sensazioni di nocciola e mandorle.
Nella produzione dello Champagne si possono utilizzare numerosi vitigni, i principali sono:
Pinot nero o Blanc de Noir, uva a bacca nera e polpa bianca, presente soprattutto attorno alla Montagne de Reims e nella Cote des Bar, che dona allo Champagne aromi di frutta rossa e gli conferisce corpo e potenza.
Pinot Meunier, uva a bacca nera e polpa bianca, che proviene soprattutto dalla Vallée de la Marne e si caratterizza per la sua morbidezza, che dà allo champagne rotondità e bouquet.
Chardonnay o Blanc de Blancs, uva a bacca e polpa bianca, presente soprattutto nella Cote des Blanc, che dona champagne caratterizzati da note floreali e grande finezza.
Pinot Bianco, uva a bacca e polpa bianca.
Arbanne, uva a bacca e polpa bianca.
Petit Meslier, uva a bacca e polpa bianca.
Nella realtà Pinot Noir, Pinot Meunier e Chardonnay coprono oltre il 99% della produzione Champenoise.
L’assemblaggio delle uve, la maturazione, l’ degorgement ( l’operazione di espulsione dei residui dei lieviti) e il rabbocco, sono le caratteristiche di produzione, da cui derivano le diverse classificazioni che possono assumere gli Champagne:
Ogni champagne ha un suo nome: Blanc de Blancs, Blanc de Noir, Millesimé, Sans Année, Nature, Extra Brut, Brut, Extra Reserve, Demi-Sec, Sec, Doux, Rosé…
Ogni Champagne ha la sua identità e caratteristica, un suo profumo, freschezza, corposità, persistenza ed eleganza.
Lo Champagne si conserva in cantina, a temperatura fresca, costante ed al riparo della luce; lo si beve fresco , mai ghiacciato. Più lo champagne è giovane più la temperatura dev’essere bassa intorno ai 7/8°. I millesimati Blanc de Blancs, le grandi cuvée possono essere serviti a 10 °.
Ricordiamo che il bicchiere ideale è la Flute alta e slanciata a stelo lungo.
Dopo questa lettura è opportuno degustare un ottimo Champagne… possibilmente non da soli!
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